Viaggi e percorsi > Praga-Germania-Austria-Liechtenstein-Svizzera
Ferie tra
PRAGA, GERMANIA, AUSTRIA
SVIZZERA E LIECHTENSTEIN
9 giorni, km totali 2832
3 - 11 agosto 2025
Percorso Google Maps giorno 1
gpx giorno 1 Percorso Google Maps giorno 2
gpx giorno 2
Percorso Google Maps giorno 3
gpx giorno 3 Giorno 4 stop e visita in Praga
Percorso Google Maps giorno 5
gpx giorno 5 Percorso Google Maps giorno 6
gpx giorno 6
Percorso Google Maps giorno 7
gpx giorno 7 Percorso Google Maps giorno 8
gpx giorno 8
Percorso Google Maps giorno 9
gpx giorno 9
Percorso Google Maps giorno 3
gpx giorno 3 Giorno 4 stop e visita in Praga
Percorso Google Maps giorno 5
gpx giorno 5 Percorso Google Maps giorno 6
gpx giorno 6
Percorso Google Maps giorno 7
gpx giorno 7 Percorso Google Maps giorno 8
gpx giorno 8
Percorso Google Maps giorno 9
gpx giorno 9
Costi totali tra pasti e snack, benzina, autostrada in Italia, vignette in Svizzera ed Austria (IN REPUBBLICA CECA PER LE MOTO NON SERVE), hotel, parcheggi ecc...

2042 euro in 9 giorni.
3 agosto 2025 (214 km):
Dopo giorni di indecisione sul quando partire causa lavoro di uno e dell'altro e stanchezza, alla fine decidiamo di partire la domenica pomeriggio, alle 15.30.
Quindi partenza e da Ivrea autostrada e A26 fino quasi a Varese da dove si esce proseguendo per la Svizzera.
Dovendo girare per qualche giorno su e giù, una volta in Svizzera, compriamo la vignetta per le autostrade annuale: ancora 40 franchi svizzeri (CHF), 45 euro pagandola con la carta.
Quindi partenza e da Ivrea autostrada e A26 fino quasi a Varese da dove si esce proseguendo per la Svizzera.
Dovendo girare per qualche giorno su e giù, una volta in Svizzera, compriamo la vignetta per le autostrade annuale: ancora 40 franchi svizzeri (CHF), 45 euro pagandola con la carta.
Ripartiamo e troviamo un hotel con garage coperto a Bellinzona: Hotel Liberty.
Carino come appoggio, molto moderno e pulito, ha una pizzeria ristorante sotto l'hotel dove ceniamo.
Non proprio economico, ma del resto siamo in Svizzera.
Non proprio economico, ma del resto siamo in Svizzera.
4 agosto 2025 (386 km): Partiamo con il fresco del mattino, circa 17 gradi, e ci dirigiamo verso il San Bernardino. Un passo a circa 1600 metri d'altitudine, con una galleria di quasi 7 km che permette di evitare il passo.
Arrivati in cima troviamo le indicazioni per il passo dello Spluga, ma poichè è nuvolosissimo e ci sono 10 gradi (e io ho la giacca estiva e ho freddo!) proseguiamo e lasciamo lo Spluga a data da definire.
Una volta inoltrati nei Grigioni inizia a piovere. Sosta per un te caldo lungo la strada, all'altezza di Thusis.
Tra pioggia e pioggerella proseguiamo costeggiando il Liechtenstein (di cui vediamo per un po' le indicazioni e che vedremo al ritorno) ed entriamo in Austria. Sosta subito dopo la piccola dogana per acquistare la vignetta. Al link potrete trovare la mappa e tutte le info per auto e moto. Fermandosi subito dopo il confine troviamo delle macchinette dove impostando la targa e il paese d'immatricolazione ci fa scegliere tra 1 giorno a 7.50 o 10 giorni a 12.40 euro. Oppure ci sono anche mensile e annuale. In questo caso non è uno sticker da attaccare alla moto/auto, ma uno scontrino da tenere e presentare in caso di richiesta. In ogni caso le telecamere leggono le targhe e verificano da sè.
Proseguiamo sempre con la pioggia e dopo non molto entriamo in Germania. In Germania per i veicoli come auto e moto non serve la vignetta e i pedaggi delle autostrade sono gratuiti. Pranzo tipico lungo la strada, intanto smette anche di piovere.
Poichè Federica è curiosa di vedere Monaco di Baviera (c'era stata solo per l'Oktoberfest come guida di un gruppo, ma senza visite) e siccome è sulla strada, cerchiamo un hotel comodo alla città.
Troviamo l'hotel Isar City, con garage coperto a 15 euro, a circa 8 min a piedi dal centro città.
Poichè Federica è curiosa di vedere Monaco di Baviera (c'era stata solo per l'Oktoberfest come guida di un gruppo, ma senza visite) e siccome è sulla strada, cerchiamo un hotel comodo alla città.
Troviamo l'hotel Isar City, con garage coperto a 15 euro, a circa 8 min a piedi dal centro città.
Una volta lasciate le cose in hotel partiamo a visitare. La città è grande, ma il centro storico è comodo e bello da visitare a piedi.
Passeggiamo lungo i maestosi monumenti, nelle vie caratteristiche ed arriviamo al Museo della Birra e dell'Oktoberfest.
C'è una macchinetta all'interno dietro il bar. Il biglietto per gli adulti viene 4 euro. Paghiamo e non esce il ticket come ci avevano detto ma il tipo del bar ci accompagna comunque su dicendoci "a volte esce, altre volte no!" ed iniziamo la visita.
Descrizioni anche in inglese, nella prima parte ci sono la nascita ed i metodi di produzione della birra. Si gira per il piano e poi si scende. Insomma è un po' un labirinto a tratti, ma è stato divertente trovare le vie, tornare indietro quando invece dell'uscita si finisce in cucina, per poi scoprire che dovevamo davvero passare per la cucina.
È stato curioso soprattutto girare per questo edificio storico e tipico, e la seconda parte descrive come è nato l'Oktoberfest, nel 1810. In breve nacque per festeggiare il matrimonio tra il Principe Ludwig e la Principessa Therese di Sassonia. L'intera città venne invitata al matrimonio per celebrare in modo esemplare. I festeggiamenti si tennero nei campi alle porte della città, poi chiamati Theresienwiese. La festa ebbe talmente tanto successo che fu poi ripetuta negli anni successivi insieme alla festa dell'Agricoltura e con il crescere del numero di stand.
Descrizioni anche in inglese, nella prima parte ci sono la nascita ed i metodi di produzione della birra. Si gira per il piano e poi si scende. Insomma è un po' un labirinto a tratti, ma è stato divertente trovare le vie, tornare indietro quando invece dell'uscita si finisce in cucina, per poi scoprire che dovevamo davvero passare per la cucina.
È stato curioso soprattutto girare per questo edificio storico e tipico, e la seconda parte descrive come è nato l'Oktoberfest, nel 1810. In breve nacque per festeggiare il matrimonio tra il Principe Ludwig e la Principessa Therese di Sassonia. L'intera città venne invitata al matrimonio per celebrare in modo esemplare. I festeggiamenti si tennero nei campi alle porte della città, poi chiamati Theresienwiese. La festa ebbe talmente tanto successo che fu poi ripetuta negli anni successivi insieme alla festa dell'Agricoltura e con il crescere del numero di stand.
Pian piano torniamo poi verso l'hotel e cerchiamo un ristorante non troppo turistico, di cibo tipico.
Proviamo i wurstel bavaresi, a questo link vi lasciamo il video.
5 agosto 2024 (396 km):
Partiamo di buon ora direzione Praga e ci fermiamo sulla strada a fare colazione. Infatti qui le colazioni sono abbondanti e il prezzo per farla in hotel è spesso alto. Quindi preferiamo cercare qualcosa che ci ispira sulla strada, quando ne abbiamo voglia.
Proseguiamo e quasi senza accorgercene entriamo in Repubblica Ceca. La Dogana è quasi inesistente e passandola ci mettiamo un attimo a capire di essere già in Cechia. Tanto che passando vediamo un piazzale con l'indicazione per la vignetta ma la passiamo.
Ci fermiamo alla sosta successiva e scopriamo che comunque è acquistabile digitalmente, anche nel negozio. Online costa qualcosa in più e anche qui vale 1 o 12 giorni o mensile.
Ci fermiamo alla sosta successiva e scopriamo che comunque è acquistabile digitalmente, anche nel negozio. Online costa qualcosa in più e anche qui vale 1 o 12 giorni o mensile.

Queste aquile in mezzo ai campi delle autostrade della Repubblica Ceca, sono dell'azienda Mattoni. Da quando una legge ha reso illegali le pubblicità su strada sono state trasformate in arte a bordo strada per far fronte alle leggi. Hanno questa forma, ma diversi colori e disegni.
Per fortuna però ci accorgiamo che la VIGNETTA NON È NECESSARIA PER LE MOTO in Repubblica Ceca. Quindi risparmiamo circa 15 euro e ripartiamo alla volta dell'hotel che abbiamo trovato, con parcheggio: Cloister Inn Hotel. Si trova nella parte della città vecchia Staré Mesto. I parcheggi a Praga sono un po' un problema. Quasi tutti gli hotel valutati, anche salendo di prezzo, hanno parcheggio pubblico sulla strada o nelle strisce blu, a 25-30 euro al giorno. L'hotel Cloister Inn ha un parcheggio privato. Non è molto grande, ma almeno c'è. A pagamento, con portone, viene 25 euro.
In realtà un sacco di moto erano parcheggiate fuori e la zona è tranquilla. Non è questione di furti ma Giuliano preferisce i parcheggi privati sempre e ovunque. Quindi lasciamo la moto nel parcheggio e partiamo alla visita della zona storica di Staré Mesto, in cui si trova l'hotel.
La Repubblica Ceca è molto più ricca di quanto la immaginassimo: anche le strade hanno un asfalto davvero ben fatto, chiaro, drenante. Siamo in comunità europea ma la valuta locale è la corona ceca.
Camminiamo alla volta del famoso Orologio Astronomico, godendoci le viuzze e le piazze colorate fino a questa bellissima piazza dell'Orologio. Continuiamo verso la Chiesa di San Nicola (quella di Staré Město) e nelle viuzze laterali mangiamo un sandwich favoloso!
Continuiamo a vedere la piazza e poi entriamo a vedere il museo delle torture, in una delle viuzze laterali. Il biglietto costa 200 corone, circa 8 euro a persona. Le descrizioni sono anche in inglese ma non è semplicissimo capire gli antichi strumenti di tortura. Il museo non è enorme. È molto turistico e lo abbiamo trovato caro, nel complesso. La cosa particolare erano questi corridoi bui, tipo cantine scure.
Usciamo un po' delusi e quindi decidiamo di visitare anche il museo delle macchine del sesso, che avevamo visto poco distante ma che avevamo saltato per via del prezzo. Tuttavia decidiamo di entrare: 350 corone a persona, in 2 sono 28 euro.
Però è stato molto interessante: anzitutto ci sono anche le descrizioni in italiano, il che facilita la comprensione. Sono 3 piani curiosi e particolari, delle macchina che hanno fatto la storia. Alla fine c'è anche il cinema che riproduce una delle prime pellicole erotiche e una macchina che misura il livello di libido delle persone.
Insomma: ampio, pieno di curiosità ben descritte e divertente! Usciamo soddisfatti e ci dirigiamo al Ponte Carlo, Karluv Most. È uno storico ponte in pietra sulla Moldava e collega la Città Vecchia al quartiere Malá Strana. È uno tra i più famosi monumenti di Praga.
Insomma: ampio, pieno di curiosità ben descritte e divertente! Usciamo soddisfatti e ci dirigiamo al Ponte Carlo, Karluv Most. È uno storico ponte in pietra sulla Moldava e collega la Città Vecchia al quartiere Malá Strana. È uno tra i più famosi monumenti di Praga.
Lo attraversiamo godendoci la vista del fiume con i battelli, il castello e la Cattedrale al tramonto.
Vista la stanchezza decidiamo però di fermarci un giorno in più a Praga. Torniamo in hotel e chiediamo di tenere la stanza e dopo un po' di relax usciamo a cercare un posto per la cena. Non volendoci spostare di molto finiamo, per caso, al Museo della Birra di Praga, a pochi passi dall'hotel e dal ponte Carlo. Il museo (che sembra molto ampio ed interessante) è chiuso vista l'ora tarda, ma la zona ristoro/bar è bella accogliente.
Federica prova una delle birre artigianali del museo. Sono leggere e non gonfiano come le nostre, nonostante siano ricche di gusto. Insieme prende la zuppa di gulash: uno spezzatino cotto tanto che diventa una zuppa, con pezzi di carne, servita in una ciotola di pane. Si apre la calotta, si mangia con il cucchiaio, e poi si mangia anche il pane. Davvero buonissimo. Giuliano opta per un ottimo hamburger.
Federica prova una delle birre artigianali del museo. Sono leggere e non gonfiano come le nostre, nonostante siano ricche di gusto. Insieme prende la zuppa di gulash: uno spezzatino cotto tanto che diventa una zuppa, con pezzi di carne, servita in una ciotola di pane. Si apre la calotta, si mangia con il cucchiaio, e poi si mangia anche il pane. Davvero buonissimo. Giuliano opta per un ottimo hamburger.
E sazi andiamo a riposarci in hotel, molto bello e con stanza ampia, con un salotto anticamera.

6 agosto 2024
Usciamo in cerca di un posto per la colazione ma trovarla dolce non è stato semplice. Poi passiamo nuovamente il Karluv Most e raggiungiamo il quartiere di Malà Strana, il Piccolo Quartiere.
Troviamo il museo di un regista famoso qui e ne visitiamo il cortile, proseguiamo verso il Muro di John Lennon, super colorato e poi ci dirigiamo verso la Chiesa di San Nicola (Malá Strana). In questo caso però l'ingresso è a pagamento e saltiamo. In mezzo a ristoranti italiani, saliamo in via Nerudova, caratteristica e colorata e fino al Castello di Praga. Si trova in alto, quindi dal piazzale si ha una bella vista della città. Inoltre allo scoccare dell'ora c'è il cambio della guardia. Capitiamo per caso alle 12, la cerimonia più lunga e sentita. Effettivamente dura una ventina di minuti. Poi scopriamo che per vedere la Cattedrale di San Vito, di cui si vedono le torri, bisogna addentrarsi nelle mura del Castello. È gratuito, entriamo e giriamo tra le vie nelle mura. In un piazzale interno c'è la Cattedrale, e poi con vari biglietti si possono visitare torrette, musa, interni della Cattedrale. È un mondo qui dentro!
Riscendiamo facendo la conta dei consolati e ambasciate presenti dal castello alla piazza vicina al ponte Carlo, davvero molti!
Cerchiamo un posto per pranzo e mangiamo. Federica prova uno dei piatti tipici: il vepřo knedlo zelo, ovvero arrosto di maiale servito con canederli di pane e crauti, considerato il piatto nazionale ceco e le piace molto. 

Giuliano invece prova un piatto di pasta ottimo.
Come ultima cosa Federica era curiosa di vedere la collina di Petrin con la torre di osservazione che pare la Tour Eiffel.
Dal castello si può raggiungere in 30 min a piedi, oppure si raggiunge con il tram. Dopo pranzo optiamo per questa scelta: nella piazza di fronte alla Chiesa di San Nicola Mala Strana passano i tram e c'è un piccolo totem. Si può fare il biglietto per 30 o 90 minuti (o oltre). Ne facciamo uno da 90 minuti (MA vi CONSIGLIO quello da 30, per salire basta, mentre 90 non bastano tra salire, vagare e scendere!) ed esce uno scontrino. Scopriamo che quello è il biglietto per entrambi e fa fede l'ora in cima, 90 min da quel momento. Nessuno ce lo controlla comunque. Ottima variante la funicolare che però ad ora è chiusa per almeno un anno.
Comunque prendiamo il tram 12 e raggiungiamo la collina ed il parco. Sicuramente se ci si ferma più giorni può valere la pena visitare i giardini, l'osservatorio e altre attrazioni che ci sono sulla collina.
Per il nostro giro la sconsigliamo: dalla collina non c'è vista sulla città come sperava Federica, si è immersi nel parco. Per la vista è obbligatorio salire sulla torre, che però costa anche parecchio.
Comunque prendiamo il tram 12 e raggiungiamo la collina ed il parco. Sicuramente se ci si ferma più giorni può valere la pena visitare i giardini, l'osservatorio e altre attrazioni che ci sono sulla collina.
Per il nostro giro la sconsigliamo: dalla collina non c'è vista sulla città come sperava Federica, si è immersi nel parco. Per la vista è obbligatorio salire sulla torre, che però costa anche parecchio.
Quindi passeggiamo un po' e poi riscendiamo dalla bella scalinata che attraversando il parco riporta alla piazza del tram.
Il giro in tram è stato comunque piacevole dai!
Torniamo in hotel e ci riposiamo.
Dopo un po' usciamo nuovamente nel vecchio quartiere ed osserviamo meglio un complesso ad 8 piani super moderno e luccicoso: il Maj - House of Fun, che offre shopping, ristoranti, sale giochi immense, musei e ristoranti e da qui, salendo all'ultimo piano c'è il Fly Vista, un ristorante/bar con terrazza con vista su tutta la città. Prendiamo un cocktail al lussuosissimo bar e saliamo sulla splendida terrazza, da cui ammiriamo il tramonto.
Dopo un po' usciamo nuovamente nel vecchio quartiere ed osserviamo meglio un complesso ad 8 piani super moderno e luccicoso: il Maj - House of Fun, che offre shopping, ristoranti, sale giochi immense, musei e ristoranti e da qui, salendo all'ultimo piano c'è il Fly Vista, un ristorante/bar con terrazza con vista su tutta la città. Prendiamo un cocktail al lussuosissimo bar e saliamo sulla splendida terrazza, da cui ammiriamo il tramonto.
Scendiamo a vagare ancora un po' e prima di tornare in hotel, ormai con il buio, torniamo ancora una volta al Fly Vista per ammirare la città illuminata. Stupenda.
P.S. basta prendere l'ascensore e salire all'ultimo tasto, uscire e percorrere la scala alla terrazza, non c'è obbligo di consumazione!
7 agosto 2024 (384 km)
Partenza di buon ora, percorriamo una prima parte di autostrada (sempre incluse nella vignetta e quindi gratis per le moto) e facciamo poi una sosta colazione. Incontriamo un motociclista ceco di ritorno da un viaggio da sud Spagna e Portogallo e scambiamo due chiacchiere. Ci consiglia una strada che attraversa la Selva Boema, la catena montuosa che attraversa la Boemia, per svalicare in Austria o Germania. Accettiamo ovviamente il prezioso consiglio e percorriamo questa foresta che pare un po' la Foresta Nera. E così tra paesini e cambi di paesaggio ci ritroviamo in Germania per un tratto. Proseguiamo senza una meta precisa e quasi senza accorgercene ritorniamo in Austria: Österreich in lingua locale.
Iniziamo a valutare un hotel nei pressi di Mattighofen, sede e museo della KTM di cui Giuliano parla da parecchi anni.
Iniziamo a valutare un hotel nei pressi di Mattighofen, sede e museo della KTM di cui Giuliano parla da parecchi anni.
Troviamo un motel che fa al caso nostro, sulla strada principale, a circa 25 min da Mattighofen, con parcheggio privato. Ne parlavano bene nelle recensioni, ma una volta arrivati al Motel Schlafraum Weng rimaniamo piacevolmente sorpresi.
Check in rapido con la palina che ci lascia la chiave, saliamo in questo hotel moderno, super pulito e tranquillo, vicino a campi e distese. Più tardi noteremo le aree comuni super attrezzate, la lavanderia gratuita con l'occorrente per ogni evenienza, giochi e album da colorare. Davvero comodo e super ben fornito!
Check in rapido con la palina che ci lascia la chiave, saliamo in questo hotel moderno, super pulito e tranquillo, vicino a campi e distese. Più tardi noteremo le aree comuni super attrezzate, la lavanderia gratuita con l'occorrente per ogni evenienza, giochi e album da colorare. Davvero comodo e super ben fornito!
Lasciate le borse partiamo alla volta di Mattighofen. Il biglietto per il museo KTM Motohall costa 15 euro a persona, e per non farci mancare nulla proviamo anche il simulatore. Potete scegliere la macchina, anche 1 contro 1 e costa un po' meno, ma io DOVEVO provare la moto. Quindi paghiamo 2 corse simulatore moto, 10 euro l'una.
Iniziamo da quella e piegare è proprio bello, anche se muoio circa 4 volte durante la mia corsa. Tra l'altro dura abbastanza e finiamo accaldati entrambi dalla sfida.
A questo punto entriamo a visitare il museo, davvero grande. Innovazioni, motori, storia della KTM. All'inizio sfide interattive, poi una macchina dove una macchinetta scatta foto che si possono scaricare: ci divertiamo parecchio! Poi tutta la parte di moto KTM, dalle vecchie alle nuove, e poi la parte dei piloti che hanno fatto la storia.
Alla fine c'è lo store.
Usciamo soddisfatti e torniamo all'hotel. Decidiamo di prendere cibo al supermercato fronte hotel e ceniamo tranquilli in camera.

A questo punto entriamo a visitare il museo, davvero grande. Innovazioni, motori, storia della KTM. All'inizio sfide interattive, poi una macchina dove una macchinetta scatta foto che si possono scaricare: ci divertiamo parecchio! Poi tutta la parte di moto KTM, dalle vecchie alle nuove, e poi la parte dei piloti che hanno fatto la storia.
Alla fine c'è lo store.
Usciamo soddisfatti e torniamo all'hotel. Decidiamo di prendere cibo al supermercato fronte hotel e ceniamo tranquilli in camera.
8 agosto 2024 (281 km)
Partenza direzione Hallstatt, comune dell'Alta Austria sul lago Hallstatt che Federica voleva vedere da anni, molto turistico.
Lungo la strada attraversiamo foreste e laghi e percorriamo un bel tratto della Österreichische Romantikstraße, la strada romantica austriaca.
Lungo la strada attraversiamo foreste e laghi e percorriamo un bel tratto della Österreichische Romantikstraße, la strada romantica austriaca.
Arriviamo e vista la grande affluenza di persone ci viene indicato un parcheggio, in questo caso riservato per le moto e GRATUITO, mentre per le auto si paga abbastanza.
Percorriamo la stradina fino al centro storico sul lago ed iniziamo ad ammirare questo piccolo paesino, molto scenografico, molto turistico e molto caro! Lo attraversiamo prima sulla passerella sul lago, poi saliamo alla Chiesetta fronte cimitero e poi percorriamo le viuzze interne, con bellissimi scorci sul lago. Federica avrebbe voluto salire con la funivia e vedere i Five Fingers ma i prezzi sono davvero folli e di cose da vedere ce ne sono tante, quindi rinunciamo. Nel caso abbiate tempo e soldi potrebbe essere interessante!
Il paesino e il lago sono molto belli, ma davvero pieni di gente e fa caldissimo! Decidiamo per vari motivi di non pranzarvi, quindi dopo una bella passeggiata torniamo alla moto e ripartiamo.
Il paesino e il lago sono molto belli, ma davvero pieni di gente e fa caldissimo! Decidiamo per vari motivi di non pranzarvi, quindi dopo una bella passeggiata torniamo alla moto e ripartiamo.
Costeggiamo nuovamente il lago risalendo un pezzo e poi ci addentriamo nella foresta direzione Germania. Ci fermiamo lungo la strada e proviamo 2 zuppe tipiche, buone nonostante il caldo.
Poi ripartiamo alla volta di una tappa non troppo nota a chi non segue la soap opera "Tempesta d'Amore". La mamma di Giuliano la adora e quindi andiamo alla ricerca del famoso hotel Fürstenhof. Nella realtà non esiste, benché di alberghi Fürstenhof ce ne siano diversi, anche in Italia. Fürstenhof significa “giardino dei principi” ed è quindi un nome molto gettonato per il turismo. L'edificio che appare nelle riprese della soap tedesca esiste però veramente e si chiama Schloss Vagen, castello di Vagen. Si trova in Alta Baviera, non lontano da Monaco di Baviera, ed è una residenza privata e non visitabile.
Ne andiamo comunque alla ricerca e riusciamo a trovarla e a fotografarla dalla cinta esterna. È come nella serie, solo sembra più piccola.
A questo punto, soddisfatti, cerchiamo un hotel e ci dirigiamo quindi ad Irschenberg, all'Hotel-Gasthof Kramerwirt.
A questo punto, soddisfatti, cerchiamo un hotel e ci dirigiamo quindi ad Irschenberg, all'Hotel-Gasthof Kramerwirt.
Con parcheggio privato e garage, è una casa bavarese molto ben tenuta e fatta ad hotel. Cena tipica tedesca al ristorante della Guest house e poi passeggiamo nel paesino immerso in campi verdi e silenziosi. In lontananza una musica tipica, la raggiungiamo e scopriamo una festa di paese sulla cima della collina, con anziani, giovani e bambini/e in abiti tipici. Una bella atmosfera, non turistica e rilassante, quasi una fiaba.
9 agosto 2024 (432 km)
Qui la colazione è inclusa, quindi mangiamo e poi partiamo alla volta del Castello delle fiabe di Neuschwanstein.
Fu fatto costruire e pagato dal 1869 dal re Ludovico II di Baviera che amava la zona. Infatti nel 1832 in padre Massimiliano II di Baviera fece costruire sulle rovine di un vecchio castello il castello di Hohenschwangau, dove Ludovico passò l'infanzia. I due castelli sono su due colline e sono quasi uno di fronte all'altro.
Il castello di Neuschwanstein ha ispirato i castelli delle fiabe Disney, ma anche alcuni anime ed è stato il set di molti film.
Il biglietto non costa poco ma permette di salire a piedi fino al Marienbrücke (Ponte di Maria), da cui si ha una bellissima vista del castello dall'alto per poi proseguire visitare il castello. Volendo si può fare un biglietto combinato per i due castelli.
Ripartiamo poi per Friburgo costeggiando la parte superiore del lago di Costanza, davvero grande e bello.
Ripartiamo poi per Friburgo costeggiando la parte superiore del lago di Costanza, davvero grande e bello.
Arriviamo a Friburgo, sempre bellissima e comoda da girare a piedi e poi, siccome entrambi eravamo già stati a Triberg, il paese degli orologi a cucù e avevamo già attraversato la Foresta Nera nella parte a nord di Friburgo, scendiamo e troviamo l'hotel Anika a Neuenburg am Rhein.
Semplice, con parcheggio privato chiuso, a pochi passi dal paesino che è piacevole da girare a piedi e con diversi ristoranti.
10 agosto 2024 (235 km)
Anche in questo hotel la colazione è inclusa, quindi ripartiamo a stomaco pieno e. attraversiamo la parte bassa della Foresta Nera.
Tra curve e paesaggi rientriamo in Svizzera e superato il lago di Zurigo troviamo il lago Walenstadt, dove abbiamo prenotato l'hotel Neu-Schönstatt a Quarten, con una bellissima vista sul lago. Scopriamo che è gestito dalle suore: una struttura moderna e super pulita con balconi con vista e con una terrazza solarium e una spa. Ci rilassiamo un po' godendoci i lettini della stanza relax.
Poichè il ristorante della struttura è chiuso decidiamo di scendere in paese al lago, circa 20 min a piedi.
Troviamo un ristorante sul lago, caro come tutto il resto e facciamo una passeggiata godendoci la vista con la montagna intorno.
Poichè il ristorante della struttura è chiuso decidiamo di scendere in paese al lago, circa 20 min a piedi.
Troviamo un ristorante sul lago, caro come tutto il resto e facciamo una passeggiata godendoci la vista con la montagna intorno.
11 agosto (403 km)
Oggi si rientra a casa, però in programma c'è prima la visita a Vaduz, capitale dello stato del Liechtenstein, di cui Federica è molto curiosa, ancora più dopo Andorra la scorsa estate.
Iniziamo col dire che è un principato tra Svizzera ed Austria, il quarto stato più piccolo d'Europa. È molto ricco (ce ne accorgiamo anche dai prezzi: una calamita circa 9 euro!) e ha il franco svizzero come moneta. Il nome ufficiale è Furstentum Liechtenstein ed infatti le targhe, come avevamo notato anche all'andata, hanno come sigla FL. E sono nere.

Non c'è dogana: il confine è su un ponte, lo si capisce solo dallo stemma di fine Svizzera ed inizio principato.
Parcheggiamo in un parcheggio moto del centro città (anche in questo caso le moto non pagano) ed iniziamo a scoprire che a differenza della Svizzera qui abbiamo copertura dati Europea, quindi possiamo attivare internet.
I prezzi sono proibitivi davvero! A parte questo svetta sulla cima della città, a 120 m, il castello Schloss Vaduz, residenza ufficiale dei principi.
I prezzi sono proibitivi davvero! A parte questo svetta sulla cima della città, a 120 m, il castello Schloss Vaduz, residenza ufficiale dei principi.
Originariamente costruito dai conti Werdenberg-Sargans nel dodicesimo secolo con scopi di difesa, ormai è stato quasi del tutto restaurato. Dal 1938 divenne residenza ufficiale ed è quindi chiuso al pubblico, tranne che in occasione della festa del Principato. In questa giornata, una volta l'anno, l'arcivescovo di Vaduz vi celebra una messa nella cappella privata e i giardini vengono aperti ai sudditi.
Vaghiamo per le vie storiche e moderne al tempo stesso, rinunciamo ai souvenir super cari, entriamo nella Cattedrale di San Florin.
Infine ripartiamo alla volta di casa, ma questa volta visto il sole e il caldo optiamo per il Passo dello Spluga, con i suoi numerosi tornanti.
Infine ripartiamo alla volta di casa, ma questa volta visto il sole e il caldo optiamo per il Passo dello Spluga, con i suoi numerosi tornanti.
Quindi raggiungiamo Spluga, dove pranziamo e spendiamo i nostri ultimi franchi, e poi tornante dopo tornante torniamo in Italia e a casa.
Molti stati, il giusto numero di chilometri per godersi anche i luoghi e poterli vedere, tante avventure e meraviglie nuove negli occhi!